Dal 2003 io sono Neon (gruppo di teatro fondato da Piero ristagno e Monica felloni nel 1989).
Ho pubblicato libri di versi, tutti con Neon Edizioni:
Libertinia (libro con foto di Eletta Massimino e poesie mie).
Libro di campo.
Libro dei bisogni.
Di prossima pubblicazione:
Libro della gloria.
Non credo ci siano fatti interessanti nella mia vita che l’incontro con NEON, e quindi la poesia, non comprendano.
Vi tengo aggiornati.
(Scheda inviata dall’autrice).
Sono nato a Piazza Armerina nel 1953. Vivo e lavoro a Catania. Sono direttore artistico dell’Associazione culturale Nèon. Confermo quanto affermato in una precedente occasione:
“Prenderò la terra e pianterò ulivi/e sopra ogni ulivo pianterò navi/tutte con le vele spiegate/bianche spumose/solo per dare gioia al vento./Fino al mare./Poi ci penserà il mare./”
Ho pubblicato vari libri di poesia: Dopo la verità (1985) – Una luce bianca (1987) – Viaggiatori (1990) – Le scale e i muri (1996) – Il dito e la nota (1998) – Visita guidata N.5 (2002) – Due atti e un epilogo (2012) – Viaggiatori (seconda edizione aggiornata – 2020).
(Scheda inviata dall’autore)
Louise Elisabeth Glück (22 aprile 1943) è un’importante poetessa americana contemporanea. Le sono stati attribuiti numerosi premi, tra cui il prestigioso Pulitzer per la poesia, nel 1993, e il National Book Award nel 2014. Vive a Cambridge, nel Massachusetts. Insegna alla Yale University. Nel 2003 è stata nominata giudice della “Yale Series of Younger Poets”. E’ stata inoltre insignita del titolo di “Poeta degli Stati Uniti” dal 2003 al 2004, succedendo a Billy Collins.
Glück è autrice di dodici libri di poesia, tra cui: A Village Life (2009); Averno (2006); The Seven Ages (2001); Vita Nova (1999), a cui è stato assegnato il New Yorker’s Book Award in Poesia; Meadowlands (1996); The Wild Iris (1992), che ha ricevuto il premio Pulitzer e il premio William Carlos Williams dell’American Poetry Society of America; Ararat (1990), che ha ricevuto il Rebekah Johnson Bobbitt National Prize for Poetry della Library of Congress; The Triumph of Achilles (1985), che ha ricevuto il Boston Globe Literary Press Award e il premio Melville Kane della Poetry Society of America.
A ottobre del 2020 è stata insignita del premio Nobel per la letteratura.
Martino Baldi (1970) è nato e vive a Pistoia. Suoi interventi critici, racconti e poesie sono stati pubblicati su diverse antologie e riviste (tra cui Atelier, Galleria, Palomar, Specchio, Paletot, Ars) e web magazine (Sagarana, KingLear). Ha pubblicato la prosa Morte improvvisa di un portiere di notte (2001) e la plaquette di poesie Trentadue lattine (2002), entrambe per la AssCultPress di Pistoia. È redattore del bimestrale Ciminiera. Ha curato ricerche, apparati e cronologia per la mostra bibliografica su Piero Bigongiari Voci in un labirinto (Pistoia, luglio 2000) e relativo catalogo (Pagliai Polistampa, Firenze 2000). Come animatore culturale ha organizzato iniziative per il Comune e l’Università di Firenze, il Comune di Pistoia e il club Pirobutirro di Pistoia. Attualmente collabora con la regista Cristina Pezzoli, per le produzioni del Teatro del tempo presente, come assistente alla drammaturgia e alla regia. E’ co-fondatore di Nabanassar, cui ha collaborato fino al settembre 2004.
Recentemente è uscita per Atelier la raccolta Capitoli della Commedia, che include Trentadue lattine e altri testi pubblicati in precedenza.
Sono nato a Torino il 2.7.1941. Appena ho trovato un oggetto scrivente ho cominciato a disegnare dappertutto, a scrivere ho imparato dopo. Ho lavorato come insegnante di Ed.Artistica, disegnatore progettista e per vent’anni sono stato responsabile tecnico della GAM. Torino. Ho partecipato a molte collettive di pittura e ho tenuto diciassette mostre personali. Sono uno dei quattro dell’APT (Agenzia Poetica Torinese), che ha tenuto per tre anni una trasmissione di poesia alla RTA (fine anni ’70) e molti readings poetici a Torino e dintorni. Ho scritto molti racconti Nel marzo del 2001 ho vinto il primo concorso letterario italiano su Intenet bandito da Alice.it/in.edito con il racconto:“ La scatola del dottor Wallaby” pubblicato in occasione della Fiera del libro 2001 da Marcos y Marcos.
Michele Di Salvo editore ha pubblicato nel 2002 il mio romanzo: “ Le pigne in testa”.
La rivista letteraria belga francofona ‘Bon a tirer’ pubblica on.line vari racconti miei in francese ed italiano. Premiato come finalista per un racconto nel concorso “Storie dell’Arte” bandito dalla Scuola Holden di Torino nel 2004.
Nell’ aprile 2005 è uscito il mio romanzo “Di ruggine in rugiada” edito dall’editore L’Ambaradan –Torino, che nel dicembre 2005 si è classificato tra i finalisti per il premio SanVidal-Venezia.
(Scheda inviata dall’autore)
Anna Maria Bonfiglio risiede a Palermo dove svolge attività culturale nell’ambito letterario e giornalistico. I suoi racconti sono stati pubblicati dai settimanali dei gruppi Rizzoli e GVE; ha collaborato con i mensili SiciliaTempo e Insicilia, con la rivista Silarus e con molti altri periodici di carattere letterario. Attualmente collabora con alcuni siti online fra cui Italialibri, Progetto Babele, Il sottoscritto, VDBD e con diversi blog. Ha diretto il periodico Insieme nell’Arte e il giornale online Quattrocanti. Ha pubblicato nove raccolte di poesia, monografie su Pirandello, De Roberto, Maria Messina; i saggi “A cuore scalzo-La vita negata di Antonia Pozzi” e “La vicenda di gioia e di dolore nella poesia di Camillo Sbarbaro” con la casa editrice CFR; articoli di letteratura, recensioni e prefazioni; ha curato readings di poesia e fatto parte di giurie in premi di poesia e narrativa, fra cui il Premio Enzo Aprea e il Premio Internazionale Pietro Mignosi. Per il suo impegno di scrittrice e operatrice culturale le sono stati assegnati il Premio Città di Monreale, il Premio Giacomo Giardina alla carriera, il premio Salvator Gotta e il Premio Telamone.
Isabella Boscolo vive in un paesetto di Liguria, quasi al confine con la Francia, dove fa la portalettere. Ultima di otto sorelle (tutte belle: lei non le uguaglia certo nell’aspetto, ma le supera tutte per altezza d’ingegno) ha fatto studi classici senza tuttavia conseguire la laurea, a causa di un sopravvenuto stato di esaurimento psicofisico dovuto, pare, a una delusione d’amore. Come molte donne intelligenti si innamorò infatti di uno stupido, che al momento di lasciarla non seppe trovare di meglio da dirle che: “In realtà, fisicamente non mi sei mai piaciuta”. Da allora lei è caduta nell’anoressia e, benché ogni tanto riemerga a una condizione di apparente equilibrio, è sempre sul punto di riprecipitare preda del disgusto verso se stessa. Allora la vedi percorrere a piedi chilometri e chilometri nei boschi, lei e il suo cane, e letteralmente svanire alla vista.
Nei suoi versi finge. Finge di essere un’altra.
Dice che non è lei a scrivere poesie, ma una Isabella Boscolo che vive a Livorno e lavora come impiegata in un colorificio. Perché un colorificio, non sappiamo. Questa Isabella Boscolo ha un gatto anziché un cane, e amori brevi e felici con uomini anch’essi un po’ stupidi, ma poco nocivi. È pigra come il suo gatto. Non farebbe mai quelle matte camminate dell’altra: va soltanto a nuotare ogni tanto. Per amore dell’acqua. E scrive poesie.
(scheda inviata dall’autore.)
Sergio Bottoni è nato ad Ancona nel 1980. Attualmente vive a Ferrara dove studia Scienze dell’Educazione. Svolge attività lavorativa e di volontariato nel campo dell’assistenza ai disabili. Attualmente lavora in un centro riabilitativo per pazienti gravi, perlopiù schizofrenici.
Ha al suo attivo quattro raccolte di poesia, una sceneggiatura, un cortometraggio, vari racconti, ecc.
Tra le varie sperimentazioni tentate negli ultimi anni, la giustapposizione di prosa poetica e poesia, disposte in alternanza, rappresenta uno dei suoi percorsi più promettenti.
Suoi lavori sono apparsi su alcune riviste letterarie. Ha pubblicato Poema della piccola k. (Smith & Laforgue indipendent press) e alcune poesie nell’antologia Anatomia di un battito d’ali (Liberodiscrivere, 2005).
Altri testi in progress di S. Bottoni sono presenti in rete: FABRIKAE; RORSCHACH; PSICHEDE’LIA & ALTRI POEMI.
Sono nato a Rho, in provincia di Milano il 31 marzo del 1960.
Sono sposato e padre di due splendidi figli: Alice prossima ai 23 anni, e Davide, prossimo ai 12.
Impiegato in un’azienda commerciale, ho vissuto, per motivi di lavoro, per un periodo di 12 anni a Roma, dal 1986 al 1998.
Ho cominciato a scrivere con continuità da qualche anno, se escludiamo qualche piccola prova in periodo adolescenziale; col rientro nei miei luoghi d’origine. Mi fu regalato un libro di poesie di Neruda, e “Il profeta” di Gibran, in occasione del 40° compleanno, e da allora, complice una situazione di profondi cambiamenti in corso, mi sono cimentato anch’io, con passione ed entusiasmo.
Poi scoprii la rete e i relativi siti di scrittura creativa, e in linea di massima è lì che ho distribuito la mia produzione. Qualche anno fa vinsi un concorso per racconti brevi, il relativo testo fu stampato in una raccolta dal titolo Parole di carta 2, edito da Marsilio.
Nel 2003 è il mio primo libro di poesie, Frutto acerbo, della OTMA edizioni di Milano. Nel frattempo ho collaborato ad alcune antologie: Latitudini, edizioni Pagine, Roma; Navigando nelle parole 14, Il filo edizioni; La frontiera scomparsa, Liberodiscrivere.
Il volo dello struffello, Liberodiscrivere (una sorta di riuscito esperimento di lavoro d’equipe; ben 15 autori nello stesso volume).
Nel marzo 2007 esce il mio secondo libro di poesia, Musicalia – ballate sui vetri del tempo, Liberodiscrivere.
(Scheda inviata dall’autore)
E’ dura dover dire chi sono, dove abito, quando sono nata. Ma serve? Meglio dire perché scrivo.
In realtà leggo molto più di quanto scrivo. Leggo un libro al giorno. Se scrivessi una poesia al giorno, sai che inflazione! Per me la poesia è un continuo tentativo di leggere nello spazio tra le righe, senza però annullare quel vuoto, che è un prezioso spazio di libertà.
Lavoro nel campo psico- (basta il prefisso).
Nelle righe potrebbe essere scritto che mi sono occupata a lungo dei “quasi adatti” e continuo ad occuparmene. Sono dei quasi adatti, in fondo, anche i poeti e gli artisti in genere. Mi metto nel numero, così scrivere diventa anche un modo per occuparmi di anche me.
(Scheda inviata dall’autore.)
Nato a Catania nel ’76. E’ attore di teatro, in forza al Teatro Scalo Dittaino (Catania). Tiene laboratori di scrittura nelle scuole e ha partecipato a numerosi spettacoli di teatro-poesia.
Assistente alla comunicazione presso l’Ente Nazionale Sordomuti di Catania, è animatore e organizzatore di attività ludico-creative per vari enti e associazioni che operano nel campo della disabiltà.
E’ laureato in Lettere moderne con una tesi su Italo Calvino.
Prima della vocazione sacerdotale è stato collaboratore di Mario Petrucciani nella cattedra di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università La Sapienza di Roma. Numerosi suoi saggi e recensioni sono stati pubblicati in quegli anni su “Letteratura italiana contemporanea”, Rivista quadrimestrale di studi sul Novecento, diretta da Giorgio Petrocchi e Mario Petrucciani e “La Discussione”. Suo un saggio su Leopardi e Rebora inserito nella raccolta di Atti del convegno di Ancona sull’autore di Recanati, dal titolo Leopardi e noi. La vertigine cosmica. Edizioni Studium, a cura di A. Frattini, G. Galeazzi e S. Sconocchia.
Ha partecipato a diversi convegni letterari fino al giorno in cui è entrato in seminario.
E’ sacerdote diocesano a Roma dal 1996, parroco dal 2005. Dal 2014 opera al Santuario della Madonna del Divino Amore, nel campo della spiritualità e dell’approfondimento della sacra scrittura. Studioso dei vangeli, tiene da molti anni una lectio divina settimanale.
Ha pubblicato:
– un volume su Calvino (Italo Calvino. Una trascendenza mancata, Istituto Propaganda Libraria, 1993. (Nel 25° anniversario della morte è uscito per i tipi della Clinamen.)
– uno su Rebora (Il segreto del poeta. Clemente Rebora: la santità che compie il canto. L’immagine interiore dagli appunti sul messale, Milano, Istituto Propaganda Libraria, 1987)
– numerosi saggi e articoli di natura letteraria.
– Le parole della felicità, edito dalla Laurus Robuffo, 2005.
– il libro di racconti Guida pratica all’eternità, Effatà editrice, Torino, 2008.
– Voce in moto contrario, Feaci Edizioni, 2008.
– Pret(re) à portér, Effatà, 2010.
– Non superare le dosi consigliate, Effatà, 2011.
Nel 2011, la casa editrice Effatà ha pubblicato il primo romanzo, Ecco l’uomo.
Il secondo, del 2012, Nessuno è più importante di te, è uscito con Amazon.
Un saggio su Clemente Rebora si trova in Marino Magliani, Il magazzino delle alghe, Eumeswil 2010.
Ha pubblicato, nel 2012, il volume di poesie Nomen omen.
Con Clinamen ha pubblicato, nel 2012, il romanzo E’ la scrittura, bellezza!
Per Effatà, nel 2012, il romanzo Stelle.
Per Clinamen, nel 2013, il romanzo Yehoshua.
Per Effatà pubblica ancora, nel 2013, Salva L’animae Il Vangelo come non l’avete mai letto.
Con Palumbi ha pubblicato Piccolo manuale di spiritualità e Piccolo manuale di santità.
Nel 2021, con Effatà, è uscito La forma della felicità. Questi ultimi tre volumi sono stati scritti in collaborazione con Sabrina Trane.
E’ tra i fondatori della rivista “L’Attenzione”.
E’ fondatore, insieme con Franz Krauspenhaar, del blog collettivo La poesia e lo spirito (https://www.lapoesiaelospirito.it), dove attualmente scrive.
Omelie e riflessioni sono raccolte nel blog Gesù per atei.
Bibliofilo, un tempo venditore di libri, Mario Chinellato ha sempre frequentato poeti e scrittori, ma da un posizione defilata, da persona schiva qual è. E’ tra i pochi, della sua generazione, a ricordare i tempi in cui il libraio-editore Sovilla, oggi proprietario di molte librerie nel Veneto, andava in giro con una bici che trainava un carrettino carico di libri, e poi le prime Fiere del Libro da lui organizzate. Qualche volta, per nostalgia, anche adesso che è pensionato, gli capita di scartabellare nei mercatini dell’antiquariato librario o di dare una mano nella vendita, giusto per non perdere il vizio. Ama tanto i libri, e ne ha un così grande rispetto, che ha voluto chiamare la sua silloge Quaderno.
Lino Di Gianni è nato nel 1953 a Torino. Vive da alcuni anni ad Avigliana, in Valle Susa.
Ha insegnato per 20 anni ai bambini delle elementari, per 23 anni agli stranieri dei corsi di Italiano per stranieri (ex 150 ore, ora Cpia). Si è occupato di bambini, operai, analfabeti, viaggiatori e lingue di culture altre.
Tracce significative di queste specialissime esperienze sono nei suoi testi.
In Feaci Edizioni sono presenti le sillogi Un’occasione di vento (maggio 2006) e Les temps des cerises (dicembre 2007). Ha pubblicato due libri di racconti, Carlin e In Villa nel cartone, con ilmiolibro.it.
E’ presente nel Web in svariati siti di poesia e varia umanità (per l’appunto…) e nelle scuole di Italiano per stranieri della Valle Susa (Bussoleno e Avigliana), dove continua a insegnare come maestro elementare ai richiedenti asilo o agli stranieri che vogliono apprendere la lingua italiana in una scuola pubblica, statale e gratuita.
Rita Regina Florit è nata a Reggio Emilia nel ’58, vive e lavora a Roma.
E’ presente in varie antologie. Lezioni inevitabili, Lietocolle 2005, è la sua prima raccolta di versi.
Si occupa di Videopoesia e promozione poetica in ambito artistico.
Partecipa a Roma-Poesia nel 2005 e 2006, rispettivamente con i video Lezioni inevitabili eVarchi del rosso, di sua produzione.
E’ autrice di testi per il teatro-danza Mirra (Bologna ’96).
E’ co-curatrice della prossima Mostra Fuoco e fuochi, Forte di Marina di Bibbona (LI) luglio-settembre 2006.
E’ presente nel web nei blog Celeste materia, Inouï e Medicamenta
(SCHEDA DA AGGIORNARE)
Lucetta Frisa, poeta e traduttrice, è nata e risiede a Genova. Tra i suoi libri di poesia: La follia dei morti (Campanotto, 1993) Notte alta (Book, 1997) L’altra (Manni, 2001) la sillogeDisarmare la tristezza (Dialogolibri, 2003) Siamo appena figure (GED, 2003) e Se fossimo immortali (Joker,2006). Oltre a Emily Dickinson e Henri Michaux , ha tradotto Artaud e Paule e L’Ombra del doppio di Bernard Noël. Suoi testi in rivista e in diverse antologie, tra cui Il pensiero dominante (a cura di Franco Loi e Davide Rondoni, Garzanti, 2001),Trent’anni di Novecento di Alberto Bertoni (Book, 2005) Altramarea (Campanotto, 2006), La poesia erotica contemporanea (Atì 2006) e Voci di Liguria (a cura di Roberto.Bertoni e Roberto Bugliani,( Manni, 2007). Con i suoi racconti per ragazzi collabora al quotidiano Avvenire. Insieme a Marco Ercolani ha scritto l’epistolario fantastico Nodi del cuore (Greco & Greco, 2000) e Anime strane (ibidem, 2006) e cura la collana I libri dell’Arca, per le edizioni Joker. E’ tradotta in francese, inglese e rumeno. E’collaboratrice di La clessidra eLa mosca di Milano e dei siti web viadellebelledonne, Carteallineate, Rivista d’arte Parliamone. Tra i riconoscimenti più recenti: il Lerici-Pea (2005) e Angeli nel cielo del Cilento (2007) entrambi per l’Inedito.
Nata ad Alessandria, sposata con due figli, vive a Padova, dove ha insegnato nella scuola media.
Ha curato per la Cassa di Risparmio tre volumi: Un, due, tre, tocca a te, Ti faccio da guidae Favole, favole. Nel 1988 con Vi scrivo dall’America è stata tra i finalisti del Premio Pieve Santo Stefano. Ha pubblicato con Firenze Libri il romanzo La Bertolina e il Moro.
Colleziona ex-voto d’argento: ha tutte le parti del corpo, ma le manca il cervello.
(Scheda inviata dall’autore)
Sono nata a Como il giusto numero di anni orsono. Faccio parte di quella generazione che si è ritrovata senza il famoso posto fisso e ho fatto in tempo a provare numerosi lavori. Il più duraturo è stato quello di giornalista. Ora vivo a Berlino e continuo a scrivere, ma cambiando oggetto: non più articoli ma una tesi di dottorato in filosofia, su Paul Valéry. Quando mio figlio di cinque anni mi chiede scettico: “Ma tu che fai, di lavoro?”, gli rispondo: “Sto scrivendo un libro”. In effetti è proprio quello che faccio.
(Scheda inviata dall’autore)
Salvatore Jemma vive a Bologna, dove è nato nel 1951. Ha collaborato, come socio, alle iniziative della Cooperativa Culturale Dispacci. Traduttore da Guillevic, du Bellay, Pen Warren, è presente in varie antologie tra cui: Bologna e suoi poeti, (edizioni E.M., 1986); Fuoricasa (Book Editore, 1994); ákusma. Forme della poesia contemporanea, (Metauro, 2000); Altri salmi (Gallo e Calzati, 2004). Le sue principali pubblicazioni sono: Diciotto poesie (Bologna, 1991), Decisioni – Plenilunio di novembre, 1 – 54 (Book Editore, 2001) e la raccolta di saggi Il movimento della poesia (Quaderni del Masaorita, 2004). È tra i redattori della rivista di poesia contemporanea Frontiera. Dal 1999 al 2003, con Roberto Roversi ha curato la pubblicazione de Il giuoco d’assalto e di Fischia il vento, fogli di riflessione politica.
Lilli Hofer (1962) vive e lavora a Bolzano. scrive quasi esclusivamente nel web (http://verflucht.splinder.com/). Ha pubblicato la raccolta di poesie mater ja per la casa editrice I figli belli.
(SCHEDA DA AGGIORNARE)
Franz Krauspenhaar, milanese di nascita ma apolide nell’anima, è nato nel Novembre 1960 da madre calabrese e padre tedesco. Ha pubblicato i romanzi Avanzi di balera (Addictions Libri, 2000), Le cose come stanno (Baldini & Castoldi, 2003), Cattivo sangue (Baldini Castoldi Dalai, 2005). Ha fatto parte dell’ antologia Best Off 2006, curata da Giulio Mozzi (Minimum Fax, 2006).
Di porossima pubblicazione, presso Fazi Editore, il romanzo Era mio padre.
In Feaci Poesia è presente con la silloge poetica Champagne (aprile 2006), col poemetto Monoscopio segreto (marzo 2007) e con Cocktail K (aprile 2008).
E’ tra i redattori di Nazione Indiana, gestore della blog-webzine Uffenwanken e tra i fondatori e redattori del blog collettivo La poesia e lo Spirito.
(SCHEDA DA AGGIORNARE)
Matteo Fantuzzi (1979) è nato e risiede a Castel San Pietro Terme in provincia di Bologna. Pubblicato in molte riviste tra cui Nuovi Argomenti, Yale Italian Poetry, Specchio, Gradiva, Atelier, Private, Tratti, La Clessidra, L’Ortica, Ellin Selae, Zeta, SRP, Graphie collabora con Atelier e Le Voci della Luna; ha creato il sito UniversoPoesia, suoi versi sono presenti in varie antologie ed hanno raggiunto in questi anni Francia, Germania, Slovenia, Belgio, Stati Uniti, Finlandia, Polonia, Rep. Ceca, Venezuela ed Islanda. A lui il primo canale della radio nazionale slovena ha recentemente dedicato una serata di trasmissioni leggendo un’ampia selezione di testi. Dirige una serie di festival ed eventi dedicati alla poesia contemporanea tra i quali il più importante sicuramente è “Degustare Locale” che giunge quest’anno alla 3a edizione.
Massimo La Spina oggi è un quarantenne in cerca del suo tempo e del suo spazio: un “altrove” e un “quando” che sembrano disegnati sulla spiaggia in una giornata di scirocco.
Nel 1966 era neonato a Taormina, poi bambino e ragazzino tra Giardini Naxos e altri luoghi della Sicilia orientale in cui il mestiere di suo padre trasportava la famiglia. Fino a ché non partì per sua scelta, approdando a Firenze, con l’idea di studiare architettura.
Ex studente, ex bagnino, ex cameriere, ex allestitore di stands, ex venditore porta a porta, nel 2005 si mette a fare l’operaio (interinale, naturalmente, giacché siamo nel tempo precario delle vite elastiche); così sul suo blog alle poesie si aggiunge Polvere plastica, piccolo diario di fabbrica.
Teréz Marosi
(SCHEDA DA AGGIORNARE)
Anna Lamberti-Bocconi è nata a Milano nel 1961. Ha pubblicato alcuni volumi di poesia:Sale Rosso (1992) con Stampa Alternativa, Crasi (1994) e Una poesia (1999) con Pulcinoelefante, Il vino di quella cosa (1995, ristampa 2004) e Devi chiamarmi sempre(2005) con Campanotto; inoltre la storia di viaggio Sola sul cammino (1999) con Xenia; il saggio La forza della preghiera (2000) con Sperling e Kupfer; la storia di un’amicizia, Sono stato quel ragazzo (2005), con Società Editrice Barbarossa. Come autrice di testi di canzoni, ha collaborato con Ivano Fossati, Fiorella Mannoia, Ornella Vanoni, GianCarlo Onorato. E’ una persona molto inquieta, tendenzialmente fa di tutto, pensa che lo spirito promani dalla materia, si scolerebbe volentieri tutte le cantine del Regno.
(SCHEDA DA AGGIORNARE)
Elia Malagò è nata a Felonica Po, in provincia di Mantova nel 1948. Ha vissuto a lungo a Bologna, dove si è laureata con Ezio Raimondi, e attualmente vive a Mantova, impegnata in attività didattiche legate alla poesia e alla scrittura creativa. Ha lavorato per la casa editrice di poesia di Giampaolo Piccari Forum – Quinta generazione dalla fine degli anni Sessanta al 1994, curando, oltre alla rivista, testi e antologie poetiche. E’ consulente di Festivaletteratura. Ha pubblicato numerose raccolte di poesia tra cui Ci dev’essere un posto(Firenze 1967), Saranno gli altri a testimoniare (Forlì, 1968), I discorsi di sempre (1970) con cui ha ottenuto il Premio Cervia, Una carta di re a cavallo (1971) Premio Città di Vita,Di un’impossibile maturità (1975), Buffa sonagliera (1978), Pita pitela (1982), Pirata dentro(1985) Maree (1986), Soprav(v)ento (1996). Di pari passo con l’attività poetica, ha espresso i temi della memoria, degli affetti originari e della vita contadina nella sua produzione narrativa, tra cui ricordiamo: Dieci racconti – gente del fiume (1968), La casa grande (1975), L’ombra ripresa.
Anna Mallamo, che in realtà si chiama Anna Maria, è nata a Reggio Calabria abbastanza tempo fa da ricordarsi lo sbarco sulla Luna e i Cugini di campagna. Vive a Messina – ma per un lungo periodo ha vissuto per lo più sulle navi traghetto tra le due sponde – dove s’è laureata, per motivi mai del tutto chiariti, in Filologia classica, e ora lavora (nulla che abbia a che fare con la filologia, men che meno classica) e ha una casa con un bel terrazzo, parecchi gerani, una collezione di bicchieri e un figlio meraviglioso.
(Scheda inviata dall’autore)
Anna (Maria) Mallamo, meglio conosciuta come Manginobrioches, è nata e vive sullo stretto di Messina, all’incrocio dei mari. Giornalista della Gazzetta del sud, lavora di notte. E’ una grande scrittrice, sorprendentemente inedita. Suoi testi sono presenti un po’ dappertutto nel Web e specialmente nel suo blog, divenuto un vero cult per gli amanti della buona scrittura.
(Nota dei feaci redattori)
Luigi Manzi è nato nel 1945. Vive a Roma. Ha esordito in Nuovi Argomenti nel 1969, nell’ambito romano, in un periodo ricco di dibattito e di stimoli culturali contraddistinto dalla grande onestà intellettuale dei poeti e scrittori, impegnati anche nella società civile: da Pier Paolo Pasolini a Sandro Penna a Attilio Bertolucci a Giorgio Caproni a Dario Bellezza.
Ha avuto sempre per orientamento i valori del clima e dell’ambiente culturale che aveva frequentato nella prima giovinezza.
Ha pubblicato le raccolte di poesia La luna suburbana (1986), Amaro essenziale (1987), Malusanza (1989), Aloe (1993), Capo d’inverno (1997), Mele rosse (2004) con note introduttive di Dario Bellezza, Dante Maffia, Giò Ferri, Giacinto Spagnoletti, Cesare Vivaldi, Gian Piero Bona. E’ stato tradotto in varie lingue. Recentemente sono uscite le raccolte antologiche Rosa corrosa (2003) traduzione macedone di Maria Grazia Cvetkovska (pref. A. Giurcinova), Il muschio e la pietra (2004) traduzione albanese di Gezim Hajdari (pref. P. Matvejevich). E’ presente in varie antologie.
Vi mando la mia autobriografia tautogrammata, o scheda TautoGrafica. Può andar bene come scheda di presentazione dell’autore? Praticamente è tutto vero.
Autobiografia tautogrammata
Permesso?: Per professoressa passo
Poco professo, porgo paroloni
Pontificando parastalmente
Pasciuti, poco pronti pindoloni
Pregredendo. : prodotta per passione
Paterna per pianista prosperosa
Presto per papi parvi promettente
Pargola primeggiante, portentosa
Persuadendomi pure: presuntuosa
Porsi promesse poco previdenti
Passando per poetessa, per pittrice
Presso parenti prossimi plaudenti.
Pennelli, pallanuoto, passatempi
Pur pubertà passai piacevolmente:
Presentendo, per palpiti pudichi,
Peccaminose pratiche, paziente.
Pensai produrre prole: presto pregna
(Prudente procurai padre prestante)
Precisa partorii piccola peste
Pisciona, pelorosso, petulante,
Poi poppe, pannolini, poppatoi,
Pappe passate, passeggini , padri
pericolanti, poi patrigni, poi
Peripezie, patemi, patimenti…
Passarono, purtuttavia, perdenti:
Pupetta pacioccona, poi pulzella
Piacente, pare piccola pantera,
Pesopiuma , peraltro popputella,
Per paese partì poco propinquo
(parlano poco puro portoghese)
Perciò per password, prevalentemente
pensiero per parole par palese.
Professo pacifismo, pesto piedi
Per porcherie, politica parziale;
Pretenderei pestare pianoforte
Per piccola passione personale
Prediligevo, pallida pischella,
Pipponi profondissimi, pedanti
Politici proclami, penitenze:
Pallose proiezioni (Potemkin) *
Passatella, però, pacchianamente,
Propendo più per piccoli piaceri
Pochi passi per parchi, parchi pasti
Poche pippe, perciò pochi pensieri
Pure potrei, per paprica piccanti,
Preparare pranzetti prelibati
Per poche personcine predilette
Per pochi partners più privilegiati.
Palermitana per paterna parte
Posso parere placida, paziente
Pacata perlopiù, però pensate:
Perdomi per passione prorompente
Parlo parecchio, poco ponderando
(per parolacce, prego, pongo pali)
Posto però parole polimorfe,
Poemetti per lo più paradossali
Psicolabile, poi: piango per poco
Prendo pasticche per patologie,
penso psicosomatiche, presunte
Prevedo pure prossime pazzie!
Presentemente prendo, pendolare
Parecchi pullman, palla palleggiata
Per privilegio pratico partime
Potrò presto pensarmi pensionata?
* Andrebbe letto Poti-omkin, separando foneticamente, altrimenti mi salta la metrica, fassfavor
Francesco Marotta è nato in provincia di Salerno nel 1954. Ha compiuto studi classici e si è laureato in Filosofia e in Lettere Moderne. Vive in provincia di Milano, dove insegna Filosofia nei Licei. Ha tradotto Bachmann, Bonnefoy, Char, Celan, Jabès, Sachs.
Suoi testi sono apparsi nelle riviste: Alla Bottega, Portofranco, Il Segnale, Dismisura, Anterem, Convergenze, Pagina Zero.
E’ presente in rete in Dissidenze, Liberinversi, Zibaldoni, Nazione Indiana, Erodiade, Poiein e sui siti di Nanni Cagnone e Biagio Cepollaro.
Tra i suoi libri di poesia: Le Guide del Tramonto (Firenze, 1986); Memoria delle Meridiane (Brindisi, 1988); Alfabeti di Esilio (Torino, 1990); Il Verbo dei Silenzi (Venezia, 1991); Postludium (Verona, 2003 – Premio “L. Montano”, sezione inediti).
In antologie ha pubblicato le sillogi: Figures de l’Errance (Montpellier, 1984); Notizie della Fenice (Roma, 1995); Geoglifi (Roma, 1996); Creature di Rogo (Verona, 1999); Canti in Assenza (Bari – Roma, 2001).
Alessandro Mazzà è nato a Reggio Calabria nel 1969.
Grafico, editore, videoreporter.
Critico letterario e musicale, su riviste di settore.
Laureato in Lettere moderne, con una tesi su “Il problema del linguaggio poetico nel Formalismo russo”.
La sua opera in versi è: Il confine della pioggia (Pellegrini, Cosenza, 1990); Outtake (Ogginoi, Reggio Calabria, 1997); Nuovo diario dell’assenza (Laruffa, Reggio Calabria, 2004); Sul futuro dell’archeologia (di prossima pubblicazione).
Del 2000 è l’edizione, curata dallo stesso autore e realizzata in 100 copie non commerciali, di un quadernetto di scherzi letterari col titolo di “Teatro Grammatico”.
Attualmente tiene una rubrica di letteratura muriatica sulla rivista “Ogginoi”, con lo stesso titolo “IllEzioni di Poesia” con cui anch’essa apparirà quest’anno in volume.
SCHEDA DA AGGIORNARE
Sono nata a Napoli il 25 febbraio 1960, da un compositore e una casalinga, e ho vissuto un’infanzia impregnata della musica che mio padre componeva e suonava ad ogni ora del giorno e della notte e delle migliaia di libri che affollavano all’inverosimile il suo studio, facendo da cornice al suo pianoforte.
Mi sono laureata in Lingue e letterature straniere all’Istituto Universitario Orientale” di Napoli, con una tesi in Storia del Cinema, nel 1984 e lavoro, dal 1988, come docente di Tedesco, attualmente in un Istituto Tecnico Commerciale della provincia di Napoli.
Ho pubblicato alcuni racconti su una rivista locale, Ribalta, e un articolo sul Nosferatu di Murnau e quello di Herzog nella rivista Cinema Sessanta.
Ho pubblicato racconti in lingua spagnola sulla rivista messicana Jornada Semanal e ottenuto svariati riconoscimenti nei concorsi letterari online sul Taller letterario messicano Ficticia Sono in attesa di pubblicazione di tutti i minicuentos pubblicati su questo sito, sotto diversi pseudonimi, dal 2001 a oggi.
Zaritmac è nata nel settembre del 2003.
(Scheda inviata dall’autore)
Carlo Molinaro è nato a Vercelli nel 1953. Terminato il liceo classico, nel 1972 si è trasferito a Torino per gli studi universitari, e da allora è sempre rimasto ad abitare nel capoluogo subalpino dove, dopo la laurea in Lettere con indirizzo linguistico-semiologico, è stato impiegato come redattore per ventisei anni (dal 1977 al 2003) alla UTET, dove ha collaborato a lungo al Grande Dizionario della Lingua Italiana. La poesia è una sua vocazione costante: ha pubblicato numerosi libri di versi a partire dal 1981. Citiamo i più recenti: “La parola rinvenuta” (Genesi Editrice, Torino 2006), “Una città” (Manifattura Torino Poesia, Torino 2010), “Rinfusi” (Genesi Editrice, Torino 2011), “Le cose stesse” (e-book, Matisklo Edizioni, Savona 2013), “Nel settimo anno” (Genesi Editrice, Torino 2016), “L’effimera commedia” (Miraggi Edizioni, Torino 2016), “Un garbo libero” (Edizioni del Faro, 2021). Ha scritto anche due romanzi, “Io sto come mi pare” (Delos Books, Milano 2008) e “L’odore delle gambe delle donne” (Miraggi Edizioni, Torino 2015); e si dedica con una certa passione a produzioni di immagini fotografiche e video. Una sua silloge è stata pubblicata sulla “Italian Poetry Review” della Columbia University di New York. Nel 1985 ha vinto la prima edizione del premio Eugenio Montale con una silloge inedita. Partecipa a poetry slam e rassegne di poesia, ed è ospite fisso al Concertino dal balconcino che ha luogo ogni domenica a Torino.
Sono nato nel 1967 a Padova, dove risiedo da sempre.
Ho pubblicato poesie in rete [www.nabanassar.com] e nelle antologie La coda della Galassia, FaraEditore, 2005; Verso i Bit, Lietocolle, 2005.
Spesso i miei testi nascono dopo lunghe pedalate notturne per le vie della città, durante le quali cerco di mettere ordine tra le mie disordinate letture e i fatti della vita.
(Scheda inviata dall’autore)
Giovanni Monasteri, poeta nei giorni pari e informatico in quelli dispari, è nato a Piazza Armerina (Enna) nel 1953. Vive e lavora in provincia di Venezia. E’ autore di racconti apparsi in varie riviste e webzine letterarie (in corso di pubblicazione col titolo “Racconti saraceni”) e di opere di poesia: Le case del Paguro, Forum Quinta Generazione (pref. di Roberto Roversi), 1985; Piccolo Salterio, Cooperativa Dispacci, Bologna 1986; Acque territoriali, stampato dall’autore, 1999; Amore mio mi scrivo, I Feaci, Catania 2004; Preghiere per far piovere, Starrylink, 2004; Profilo dell’ombra, Feaci ed. cartacea, 2012.
Sue poesie sono anche apparse (negli anni 80!) in riviste e fogli di poesia dell’epoca: Lo Spartivento, Abiti Lavoro, Dispacci; più recentemente nell’antologia Verso i bit, poesia e computer (Lietocolle).
L’e-book Amore mio mi scrivo è la riedizione elettronica, riveduta e accresciuta, di un canzoniere stampato da un piccolo editore in migliaia di copie e mai apparso in libreria per sopravvenute difficoltà di distribuzione (in parte provocate dall’autore, il quale ha distrutto le numerose copie in suo possesso per dar vita a un happening di action poetry).
Simona Niccolai è nata a Pistoia nel 1974 e abita a Pisa, è dottoranda di ricerca in Italianistica. “La Giardiniera” è uscita su Atelier n°40.
SCHEDA DA AGGIORNARE
Sono nato a Casamassella (LE) nel 1962. Mi sono laureato in lettere moderne con Fabrizio Cruciani. Per vivere insegno italiano a degli adolescenti riottosi, cercando di imparare qualcosa a mia volta. Sono anche un restauratore di manufatti vari, preferibilmente antichi. Scrivo spesso. Ho pubblicato varie sillogi di poesie, nel senso che le ho inviate agli amici per email e poi me ne sono disinteressato del tutto. Alcune di queste sillogi sono state benevolmente captate dall’amico Giovanni Monasteri e ospitate nel sito dei Feaci.
(Scheda inviata dall’autore)
Mario Pandiani ha il dubbio onore di essere nato a Torino, “prima capitale”, il 31 dicembre 1957. Nel bene e nel male ci vive e lavora restaurando dipinti antichi e contemporanei. Dipinge. Come forma di protesta civile suona il saxofono. Scrive poesie e lunghe novelle, finora inedite. E’ titolare di un blog: rififi.splinder.com. Divide le sue disgrazie con una sola moglie e due figli di cui uno è in età difficile e l’altro è difficile.
Dal 1993 è collaboratore del “Teatro dei Sensibili” di Guido Ceronetti, nella veste di autore di attrezzature scenografiche, affiches, dipinti e soprattutto maschere e marionette “Ideofore”.
(Scheda inviata dall’autore)
Marina Pizzi è nata a Roma, dove vive, il 5-5-55. Ha pubblicato i libri di poesia:
Il giornale dell’esule (Crocetti 1986); Gli angioli patrioti (ivi 1988); Acquerugiole (ivi 1990); Darsene il respiro (Fondazione Corrente 1993); La devozione di stare (Anterem 1994); Le arsure (LietoColle 2004); L’acciuga della sera i fuochi della tara (Luca Pensa 2006).
Numerose altre raccolte complete ed incomplete, inedite in forma cartacea, sono rintracciabili sul Web:
La passione della fine; Intimità delle lontananze; Dissesti per il tramonto; Una camera di conforto; Sconforti di consorte; Brindisi e cipressi; Sorprese del pane nero; L’acciuga della sera i fuochi della tara; La giostra della lingua il suolo d’algebra; Staffetta irenica;
Il solicello del basto; Sotto le ghiande delle querce; Pecca di espianto; Arsenici. Il poemetto L’alba del penitenziario. Il penitenziario dell’alba; le plaquette L’impresario reo (Tam Tam 1985) e Un cartone per la notte (edizione fuori commercio a cura di Fabrizio Mugnaini, 1998); Le giostre del delta (foglio fuori commercio a cura di Elio Grasso nella collezione “Sagittario” 2004).
Suoi versi sono presenti in riviste, antologie e in alcuni siti web di poesia e letteratura. Ha vinto due premi di poesia.
Si sono interessati al suo lavoro, tra gli altri, Pier Vincenzo Mengaldo, Luca Canali, Giuliano Gramigna.
Nel 2004 e nel 2005 la rivista di poesia on line “Vico Acitillo 124 – Poetry Wave” l’ha nominata poeta dell’anno.
Marina Pizzi fa parte del comitato di redazione della rivista “Poesia”. E’ tra i redattori del blog collettivo La poesia e lo Spirito.
Antonella Pizzo è nata a Palazzolo Acreide nel 1954 e vive a Ragusa. Scrive dal 2002.
Ha pubblicato il romanzo “Di rosso smunto” , Prospettiva Editrice, 2004;
Le sillogi in dialetto siciliano “Strati” (menzione speciale premio Montalbano Elicona e Città di Marineo); “E su paroli nuovi” 2004 (premio speciale Helikon, 2° classificato premio Poesia @ Rete); “Comu ‘n ciumi lientu” (2° classificato Trofeo Centro Studi Popolari Turiddu Bella); “Fra poco l’autunno” – Kult Virtul Press, 2004; “A forza fui precipizio” Lietocolle, 2005 (Premio Simone Cavarra – 3° class. Premio Giuseppe Sunseri).
“Catasto ed altra specie”, Fara Editore, 2006 (premiato al premio Acaja 2006 presidente della giuria Giorgio Barberi Squarotti). Sue poesie sono state pubblicate in riviste e rubriche on-line (tra cui Liberinversi, Poesia da fare, Absolute poetry, La costruzione del verso, Poiein, Niederngasse, Un poeta, Domist, Scriptamanent, Gas-o-line, Rottanordovest, Faranews, Nazione Indiana e altre) e in alcune antologie (tra cui Verso i bit: poesia e computer – Lietocolle, 2005 – Lo stormo bianco, Edizioni d’if, 2005 – Il segreto delle fragole 2007, Lietocolle e in Stagioni, Lietocolle, 2007. La poesia “I miei pensieri in orizzontale e in verticale” è stata pubblicata nella rubrica “scuola di poesia” dello Specchio della Stampa. Segnalata al premio Giancarlo Mazzacurati e Vittorio Russo “I miosotìs” (poesia e prosa) 2006 Edizioni d’if per la raccolta inedita Partenope. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti in concorsi letterari: Turoldo 2005, Palikè, al Molino, Rocco Certo, La poesia oggi – Parole per Comunicare – Ibla bla – Premio Agorà – E-vviva sia nel 2004 che nel 2005 e molti altri. Ha vinto il premio migliore sceneggiatura I corti di Mauri con il cortometraggio “Il passaggio” E’ tra i fondatori della rivista on line L’Attenzione nonché redattrice de la “Poesia e lo spirito” collabora con la rivista telematica Tellusfolio.
Zena Roncada è nata fra le nebbie della bassa padana (in uno degli ultimi paesini del mantovano) e nelle stesse conta di rimanere.
Collocata ad un crocevia spaziale, ama gli incroci (fra passioni, studi e attività): affascinata in egual misura da fiori, estetica, letteratura e semiotica, fa cose in queste direzioni, coltivando amorevolmente un grande terrazzo, insegnando e pubblicando, per la SEI di Torino, Letterature e Antologie. Testi Idee e Percorsi, Istruzioni di volo, e Diari di bordo sono gli ultimi lavori, resi possibili da un solido team, composto da pazienti amiche coeve.
Nell’insieme, Zena Roncada ha soprattutto giocato con Alice nel Paese delle meraviglie, cui ha dedicato saggi e ore di allegria e caffé, ideando, con un gruppo di matematici folli e di linguisti all’altezza dei primi, un combinatorio lusus sine fine, ispirato ai meccanismi del libro.
Di questo resta traccia in Carte Semiotiche, in Quaderni Aretini e altrove.
Ama scrivere.
SCHEDA DA AGGIORNARE
Speranza Sartor nacque cento anni fa, il 30 giugno del 1908. E’ ancora viva e vegeta.
Aver lavorto in gioventù, fin dall’età di dodici anni, nella filanda di Campocroce (Treviso) ha sempre costituito per lei motivo di orgoglio.
Speranza Sartor è una donna di grande temperamento e dalla forte personalità: una donna d’altri tempi che, pur senza sconfinare dal recinto delle norme di vita patriarcali, ha saputo rendersi protagonista della propria vita. Di questo, e di molto altro, sono toccante e vivace testimonianza i “Cento ricordi”, narrati dalla sua voce e da me, sua figlia, fedelmete trascritti.
Annalisa Busato
Anna Setari è nata nel 1943 e vive a Padova. È stata insegnante di scuola media e ha pubblicato nel 1996, quale vincitrice del premio L’Autore, bandito dall’editore Firenze Libri, una raccolta di poesie intitolata “Un bestemmiato amore”, che in quello stesso anno ha ricevuto il Premio Diego Valeri.
Nel 2014 ha pubblicato “Fratelli d’Amore”, Cleup (Padova), vincitore – nella sezione “Poesia edita” – della XV edizione del Premio Nazionale di Poesia “Oreste Pelagatti” – Città di Civitella del Tronto.
Bianca Tarozzi è nata a Bologna nel 1941 da un padre giornalista e da una madre poliglotta. Vive da molti anni a Venezia dove si è laureata e ha insegnato a Ca’ Foscari. È autrice di vari libri di poesia: Nessuno vince il leone, Arsenale Editrice, Venezia, 1988; La Buranella, Marsilio, Venezia, 1996; Anch’io vissi in Arcadia (Storie molto brevi), Supernova, Venezia, 1996; Smemorata, Flussi, Valmadrera, 1998; Prima e dopo, Quaderni di Via Dogana, 2000. Ha scritto libri di critica (su Jean Rhys e Robert Lowell); ha tradotto molti poeti e scrittori inglesi e americani tra cui Elizabeth Bishop, Emily Dickinson, Richard Wilbur, Lewis Carrol e A.E.Housman; ha curato due antologie critiche che hanno per tema la diaristica (Giornate Particolari, 2006 e Diari di guerra di pace, 2009); ha pubblicato libri per l’infanzia in versi e in prosa oltre a molte raccolte di poesia narrativa e lirica tra cui Il teatro vivente (2007), La signora di porcellana, (2012), Tre per dieci (2013), Canzonette (2016).
Ha curato e tradotto, di Virginia Woolf, Diari 1925-1930 (2012). Collabora a “Leggendaria”, “Poesia”, “Smerilliana” e a numerose altre riviste. Il suoi ultimi lavori sono i saggi su André Gide e Charles Du Bos pubblicati in Pagine di diario: coriandoli di vita (2015) e il romanzo Una luce sottile, Iacobellieditore, 2015.
Nel 2017 è uscita la sua antologia di poesie The Living Theatre (BOA Publishers) a cura di Alan Williamson e Jeanne Foster, che ha vinto un premio della Lannan Foundation americana e il Northern California Book Award per la traduzione.
Massimo Tosco à nato a Torino nel 1945. Divide il suo tempo creativo tra la pittura e la scrittura. Si è dedicato alla narrativa per bambini insieme a Rita Sperone. Le opere pubblicate riguardano soprattutto questo settore, mentre la sua opera poetica è ancora quasi del tutto inedita. Altre notizie su Massimo Tosco si possono trovare sul sito www.massimotosco.com.
Una non-biografia
Volevo diventare matematico,
bibliotecario, logico, computer scientist,
filosofo dei segni e della comunicazione
umana:
sbattuto da un ramo dell’onda…
…e fu subito notte.
Quattro anni avevo alla presunta morte
dell’ingegner Carlo Semenza; sei
anni portavo quando il mio delirio
sbocciava morte a mille novecento
dieci esseri umani. Era un’immagine,
una fuga d’immagini – io staccato
questo sonno guardavo.
Dario Maguolo fui, e non fui io
dentro di lei, in questo muro d’onda:
quasi vivendo, come questi morti.
Ci troviamo con Tina e Roxy Waters
in fioreria dalle Lucretiæ Carmina DisCrimina
– considerate la nostra semenza:
siamo Dark Fluids ’n’ Galact’ Underground,
qui per servir brutal luminescenza.
Delle Lucidæ Rupes mie cogliete
il Fiore che vi porto:
anche Ripida Saxa e l’Acqua e il Fango
passeranno di qui, ne siate certi.
D.M.
Renato Ornaghi è nato nel 1961 a Monticello Brianza, dove vive; è sposato con Simona ed ha tre figli: Leonard, Gabriel e Sophie. Ingegnere, svolge attività di consulente di direzione aziendale.
Ornaghi nutre una particolare predilezione per la poesia lirica italiana dal ‘500 all ‘800, per i sonetti di Gerard Hopkins e – soprattutto – per l’opera poetica di Giovanni Raboni, da cui ha mutuato la peculiare scrittura del sonetto e di un particolare metro, da lui definito endecasillabo atonale.
Ha pubblicato Il Segno e la Parola dei giovani, con il pittore lecchese Roberto Alquati (Edizioni Antica Stamperia del Moretto, 1981), La Metafora come Antinomia (Edizioni Macruela, 1987), Brianza Occidentale (Edizioni GR, 2004).
SCHEDA DA AGGIORNARE
Marina Raccanelli, nata a Fiume nel 1945, vive a Venezia fin dall’infanzia. E’ autrice di due sillogi di poesia: Variazioni in blu (Oceano Edizioni, 2004); Vento di stelle fredde (Firenze Libri, 2005).
Nel 2003, si è classificata seconda nel Concorso internazionale di poesia “Montagna viva”. Sue poesie sono state pubblicate in diverse antologie , fra cui Il segreto delle fragole – poetico diario 2005 e 2007 (LietoColle), Navigando nelle Parole vol.11 (edizioni Il Filo). E’ presente inoltre in antologie ed E-book promosse dal sito Poetilandia, ed altre.
Sue poesie sono pubblicate in alcuni siti e blog. E’ titolare del blog è Poesie e altro.
Sin da piccola si distingue per la brillante parlantina e la particolare disinvoltura alle recite dell’asilo.
Non passa inosservata neppure al liceo, per la sua condotta irreprensibile e la dedizione allo studio della matematica.
Tenta in seguito di fondere chimica, economia e politica, tanto che ancora oggi non sa distinguere il potassio dal capitale, una molecola da un partito di maggioranza.
Alleva un figlio vero e dei sogni, che lascia nel web. Anche degli incubi, perché crede che gli incubi, quelli di tutti, siano più leggeri e i sogni più colorati se si condividono.
Quando si sveglia, lavora a progetti che pure vanno in Rete. E’ impegnata come curatrice nell’iniziativa Blog&Nuvole, in col45laborazione con La Triennale di Milano. Si è occupata della redazione di articoli su temi economici, ha partecipato alla progettazione di modalità per l’applicazione di nuove tecnologie. A questi ambiti di lavoro ha affiancato attività di comunicazione per master destinati all’America Latina e in campo letterario attraverso il Web.
(Scheda inviata dall’autore)
Massimo Tosco à nato a Torino nel 1945. Divide il suo tempo creativo tra la pittura e la scrittura. Si è dedicato alla narrativa per bambini insieme a Rita Sperone. Le opere pubblicate riguardano soprattutto questo settore, mentre la sua opera poetica è ancora quasi del tutto inedita.
Clara Vajthò è nata ad Ancona il 18 febbraio 1958. Vive al Lido di Venezia.
Ha lavorato per diversi anni come vignettista e illustratrice per alcuni quotidiani veneti.
Ha partecipato, con vittorie e riconoscimenti vari, a numerosi concorsi di poesia e narrativa.
Sue poesie sono presenti nelle Antologie Pink Ink scritture comiche molto femminili, Zona Editore, Arezzo 2003; LiberaMente ovvero dappertutto si può leggere anche in sala da bagno, Graphe.it Edizioni, Perugia 2006; Sex A’ Porter, Nuoviautori Edizioni, 2006.
Nel maggio 2007 è uscito Poesiole doppiosensuali, Graphe.it Edizioni, con illustrazioni dell’autrice.
E’ tra i poeti del “Love Poetry! Tour”, spettacolo nato nell’ambito di “Torinopoesia” e attualmente proposto in varie città italiane.
Sono napoletana di nascita, ma dal 1987 vivo e lavoro a Livorno. Laureata in Logopedia all’Università di Pisa, ed assistente alla comunicazione per non udenti, mi occupo di integrazione scolastica di alunni diversabili. Affascinata dalle parole e dai linguaggi ho fatto in modo che diventassero, per me, ambito di lavoro. Ho pubblicato alcuni racconti in antologiche: Quello che resta (L’anima e la carne – edizioni Magnetica 2006), Fernanda (Stregonesque, Magnetica edizioni 2006), Qui ed ora (Liberamente, Graphe edizioni 2006), Natale è passato (Tribunaonline 30 maggio 2007), una segnalazione al concorso Tabula Fati 2006 per il racconto Della perduta innocenza, I sette colori dell’arcobaleno (Edizioni Associate 2006), un libro di fiabe presentato al Book festival di Pisa 2006 che ha vinto il II premio Andersen di Castelfiaba 2007.
(Scheda inviata dall’autore)